venerdì 27 gennaio 2023

Depressione e ansia, ricordi e riferimenti circolari

 Se dovessi descrivere la depressione e l'ansia il malessere non userei la terminologia che viene comunemente utilizzata, l'umore tout court esiste nella misura in cui ci presti attenzione.

Ma questo vale per tutto.

Cos'è la depressione?

Non ha a che fare, almeno per quanto riguarda me, e in ciò spero di essere utile a qualcun altro, con un qualcosa che va in giu, tutto ciò è confuso è l'ennesima astrazione.

Tendenzialmente il problema è:

Cosa serve la mente?

La mente ha il compito di riconoscere e scandagliare il mare di percezioni identificando pattern li confrontandoli, classificando modellizzando e connettendo secondo schemi di raggruppamento percettivo precedenti le nuove percezioni inserendole in quegli schemi o valutando la necessità di crearne di nuovi o di eliminarne di vecchi, falsi o semplicemente desueti o inutili.

In linea di massima, la mente può cercare di ''astrarre un principio da ciò che vede o sente'', per cui può cercare di ''vedere'' in modo diverso e immaginifico ciò che sta vedendo o sentendo, piuttosto che staccarsi del tutto dal flusso percettivo e astrarsi in un processo immaginativo.

C'è un problema in questa cosa chiamata immaginazione e creatività , perché rischi di tritare le tue percezioni come ingredienti per fare una sorta di minestrone di coscienza.

Di base la creatività è questo, triti tutto e poi mescoli fa disfi scaldi, riscaldi, i tuoi elementi percettivi.

Ma il problema di fondo che manda in tilt il cervello e la mente, è quando anziché usare le capacità della mente per riconoscere la realtà , tu cerchi di identificare e individuare pattern nel tuo stesso flusso di coscienza.

In sintesi per essere chiari:

lascia stare ciò che ti butta giù o su, non è quello il punto, il punto è:

Non è una cosa forse immediata da spiegare, ma non è neanche complicata, quando vedi un albero la tua mente lo cataloga come albero, sicuramente l'avrai già visto prima, è uno schema percettivo che si ripete molto, hai bisogno della memoria, nel senso della capacità di riconoscere quello schema percettivo per non dovere fare di nuovo la fatica enorme che hai fatto all'inizio quando lo schema di albero non si era ancora creata.

Ora ogni volta che vedi un albero se lo guardi bene la realtà è lì eppure è anche negli alberi che hai visto in precedenza nelle sensazioni collegate ed è una sintesi di tutto ciò continuamente rielaborata, non solo per ogni nuovo albero, ma anche per ogni volta che lo schema percettivo albero viene focalizzato dalla coscienza.

Se io ti dico:

Ricorda un albero, la tua mente tirerà fuori gli schemi percettivi e le sensazioni associate.

Il problema depressivo è quando tu rievochi alla memoria ciò che stavi ''immaginando'' o tentando di ricordare quando hai visto quell'albero.

Se ci pensi sorridi, perché è quello il problema di fondo, non puoi ricordare il ricordo dei tuoi ricordi, e non ti conviene cercare di ricordare cosa pensavi o immaginavi in quel momento perché metti il tuo sistema mente in difficoltà.

Nella depressione e nell'ansia tu ricordi solo più quella sensazione negativa che in realtà non esiste, non è mai sentita, è un loop.

Quando su un file di Excel tu hai un riferimento di calcolo circolare, tu non devi fare questo, se la casella A9 è data da B9+G7 la casella B9 non potrà mai essere definita da A9+G7 il sistema ti da errore.

Tu devi ricordare l'albero, non cosa immaginavi quando eri di fronte.

E' un problema perché poi vai in loop e ti senti per certi versi prigioniero e senti una sensazione enorme di dolore ma in realtà è perché stai perdendo di vista ciò che è davanti a te.

La depressione è un fake, un collegamento ad un file che non c'è e che ti rimanda indietro.

Tu devi vedere l'albero e quindi vedendolo in quel momento rivedi tutti gli alberi che hai visto in vita tua.

Tu non puoi assolutamente e non devi pena la squalifica depressiva, cercare di ricordare cosa stavi ricordando in quel momento passato che hai visto l'albero, perché se no il sistema va in tilt.

Tu credi di ricordare ma hai dimenticato, senti solo quel dolore schiacciante e briciante che è reale nella misura in cui te lo ricordi.

Un esercizio semplice per chi soffre di questi disturbi è:

Prova a ricordare un albero prima che iniziasse la depressione.

Non come guardavi gli alberi dopo che è iniziata.

Questa è la parte pratica, quella che sintetizza tutto questo marasma che ho scritto prima.

Prova a ricordare il sole prima che iniziasse la depressione.

Prova a ricordare un telefono.

Prova a ricordare sul serio.

E allora mano a mano che i ricordi riemergeranno, perché stai tranquillo che nulla è perduto dimenticherai la depressione e l'ansia.

E dovendola ricordare dirai semplicemente e onestamente che te la sei dimenticata, ovvero sei uscito dal loop, la realtà e i ricordi sono di nuovo interconnessi, questo immenso negativo è sparito, è solo un messaggio di errore di un riferimento circolare della tabella Excel dei ricordi.

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