mercoledì 8 aprile 2020

Covid e deficit di G6PD,correlazioni epidemiologiche e possibili trattamenti

C'è un importante annotazione da fare,nel mare magnum di dati di morti e infetti dell' epidemia in corso,nell'ansia di cercare picchi e plateau sfuggono dati interessanti.
Per la prima volta però ci si rende conto che sono le anomalie a rendere interessanti il quadro generale.
E' praticamente inutile sfogliare le infografiche ubiquitarie sul covid.
Perchè non tengono conto delle eccezioni.
Il primo risultato che compare quando si digita covid su google è una mappa mondiale con contagi e morti.
Questa mappa è del tutto inutile perchè non contiene gli elementi necessari per dedurre le informazioni necessarie, che invece sono fornite dai casi particolari.
Se infatti ci fosse una mappa comune per comune spunterebbe un'anomalia gigante,quella della correlazione tra deficit di G6PD l'enzima glucosio 6 fosfato deidrogenasi,e protezione dal virus.
Il G6PD è fondamentale per l'organismo perchè catalizza la reazione da glucosio 6 fosfato, in 6 fosfogluconolattone,fondamentale a sua volta per la sintesi dei pentoso fosfati.
Quale può essere la correlazione biochimica tra questo deficit enzimatico e la protezione dal virus?
I pentoso fosfati sono fondamentali per la sintesi di ribosio lo zucchero a 5 atomi di carbonio fondamentale per la sintesi di RNA.
Dal momento che il SARS COV2 è un virus a RNA ,ovvero acido ribonucleico,senza il ribosio non può avvenire la sintesi di RNA virale.
Innanzitutto questa deduzione ci spiegherebbe l'anomalia dell'elefante nella stanza ovvero il sostanziale risparmio dell'Africa dall'epidemia in corso (per spirito polemico mi rifiuto di chiamarla pandemia,non se ne può più),doveva essere la grande bomba di contagio mondiale,date le precarie condizioni di igiene,e la sostanziale assenza di strutture sanitarie.
Invece è stata sostanzialmente risparmiata.
Questo potrebbe essere dovuto alla diffusione del deficit di G6PD nella razza nera.
In Italia spicca l'anomalia della provincia di Ferrara quasi totalmente risparmiata dall'epidemia sebbene l'Emilia Romagna sia fra le regioni più colpite.
Fra le ipotesi per spiegare questa anomalia c'è la maggiore presenza in quella zona del deficit di G6PD.
Questa anomalia epidemiologica aprirebbe le porte a tante ipotesi farmacologiche su come bloccare il processo di replicazione del virus.
Il G6PD è inibito dall'ormone deidroepiandrosterone.
Una supplementazione di DHEA solfato potrebbe dunque essere utile a bloccare lo sviluppo del patogeno nel corpo.


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