"Perché il sole sorge solo al mattino?"chiese la sera...
"Perché
tu non ne sai cogliere la bellezza."
Rispose il
sole.
E qual è l'
essenza del tempo?
"Insegnare
la bellezza delle cose facendole scomparire una ad una"
rispose la
malinconia," io amo l'autunno e la rosa che sfiorisce."
"Zitta
sciocca! "Disse la vita.
"È
ovvio che le cose belle non si possono cogliere.
Sono belle e
lontane come le stelle.
Amale, ma
poi lasciale andare.
Ma guarda in
basso, mentre tentavi di cogliere una stella hai calpestato un fiore,
vergognati!".
"No "disse il fiore, "non c'è più bisogno che si vergogni.
Se guarda in
basso vedrà fiori ma anche rovi.
E sarà
sconsolato."
"E
allora che devo fare?"
Chiesi io.
"Guardare
in fronte a te."
Rispose lo
specchio.
"Ma io
vedo solo me stesso."
Dissi
sconsolato.
"E ti
pare poco?"
Rispose lo
specchio.
"Si"
Dissi io.
Decisi di
impiccarmi con la corda a un lampione.
Ma la corda
si spezzò.
E le stelle
non c'erano più.
Era nuvoloso
e il cielo era nuvoloso.
Piovve.
Piovve anche
dai miei occhi.
"Per
ogni stella che hai perso piangi una lacrima" dissero il lampione,il cielo
e lo specchio.
Piansi
lacrime fulgenti di un passato che non avevo saputo apprezzare.
E fu solo
grazie alle mie lacrime che il fiore rinacque irrorato da un oceano di amore.
"Grazie
disse".
Solo ora
puoi guardare ovunque: le tue lacrime hanno redento i tuoi passi improvvidi, e
ora guarda tu stesso, la tua desolazione si farà giardino,i tuoi passi leggeri
come il tuo respiro, il tuo futuro un lingotto d'oro.
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