Ci sono luoghi in cui in pochi chilometri si concentrano decine di leggende, fenomeni paranormali, fatti storici misteriosi, misticismo e credenze. Uno dei più attivi in questo senso è Rhode Island.
Rhode Island è uno stato del New England, più piccolo della nostra Valle d’Aosta, ma incredibilmente pieno di misteri. Giusto per citarne uno c’è la città di Providence, dove Howard Phillips Lovecraft ha vissuto e ambientato gran parte dei suoi libri (creando un mondo di creature aliene e demoniache).
Ma Rhode Island è anche famoso per essere stato patria di vampiri e streghe, tanto che lo stesso Bram Stoker si ispirò ad alcuni fatti accaduti qui per il suo libro Dracula. Se i fenomeni di vampirismo oggi sono liquidati come isteria di massa dovuta alle epidemie di difterite e tubercolosi, per i casi di stregoneria diventa più difficile sminuirli come allucinazioni o invenzioni, anche perché pare che ancora oggi alcuni di quei casi si ripercuotano sulla vita della regione e le sparizioni o le fatture sembrano essere ancora all’ordine del giorno.
Forse la strega più famosa di Rhode Island è quella che nel 1700 visse nella cittadina di Smithfield; di lei per moltissimo tempo rimase un albero che secondo la leggenda era il luogo in cui lei trasferiva il suo spirito e traeva potere per i suoi malefici.
Sebbene alcuni vecchi alberi possano assumere sembianze spettrali e spaventose, questo in un certo senso andava oltre, arrivando ad ossessionare ed intimorire perfino l’amministrazione cittadina che fino a qualche anno fa ha preferito costruire la strada ai lati del fusto piuttosto che abbatterlo e poter costruire una via diritta.
La forma dell’albero era tale che i rami, specialmente di notte, formavano figure umanoidi e sembravano piegarsi anche senza vento come se quelle figure danzassero; questo, oltre ai molti spettri avvistati nei pressi dell’albero, ha alimentato per secoli la credenza che la strega non se ne fosse mai andata, ma vivesse nel tronco dell’albero assieme alle anime sfortunate che morirono per sua mano e dei morti più di recente nei molti incidenti stradali.
Iniziamo dalla strega di Smithfield. Di lei il nome è andato perso, ma si sa che nei primi anni del 1700 viveva nel bosco che costeggia in alcuni tratti la Log Road. Solitamente in questi casi sono solito dire che non si trattava di una strega vera e propria, ma di una donna incompresa e punita dall’ignoranza della gente; in questo caso ho dei seri dubbi che fosse solo una contadinella eremita.
Quelli che tutti chiamavano “strega” era una donna non più tanto giovane che oltre a non partecipare quasi mai alla vita cittadina, era solita scacciare chiunque dal suo terreno e procurarsi il cibo in maniera considerata primitiva perfino a quei tempi: mangiava frutti del suo piccolo orto, cacciava con bastoni e pietre gli animali del bosco, rapiva galline dai pollai della gente, beveva e si lavava nei torrenti.
Se queste fossero state le uniche bizzarrie della donna forse oggi non staremmo a parlare del suo albero, ma il fatto è che per quanto la gente si tenesse alla lontana di giorno, quasi tutti di notte si presentavano alla sua porta in cerca di un unguento per i loro dolori, una pozione d’amore, una benedizione contro la sfortuna o semplicemente ingraziarsela e scongiurare il malocchio. La donna chiedeva in cambio quasi sempre animali o formaggio e nei suoi rituali c’era quasi sempre di mezzo del sangue come ingrediente.
Tutto andò bene fino a quando da Smithfield iniziarono a sparire i bambini. La leggenda vuole che furono decine di bambini e non uno solo a sparire e i sospetti caddero tutti sulla donna eremita. I corpi non furono mai trovati, ma la donna venne processata e condannata a morte; poco prima che la sentenza venisse attuata lei riuscì a liberarsi dalle corde e scappò. Fu uccisa con delle frecce proprio ai piedi dell’albero di cui ho accennato poco fa, che da allora assunto il nome di “The Witch Tree”.
L’albero fino a poco tempo fa era situato proprio nel mezzo di un incrocio della cittadina di Smithfield, all’intersezione di Log Road e Mann School Road.
Il vecchio albero, rovinato dai molti schianti di auto e moto di persone che non sapevano che ci fosse un albero in mezzo alla strada, diveniva spaventoso soprattutto la notte, quando la luce della luna creava un bizzarro gioco di ombre tra i rami facendo apparire forme umanoidi sospese.
Danneggiato e pieno di cicatrici, l’albero però non è mai seccato e anzi è cresciuto forte e rigoglioso. Le voci nella zona di Smithfield ancora oggi parlano di numerosi fantasmi e ombre lungo la strada e nei pressi dell’incrocio, che si dice fossero gli spiriti di coloro che erano morti ad opera della strega o per gli incidenti causati dal suo albero per suo volere: le loro anime erano legate da una forza oscura e condannate a rimanere lì per sempre. Un tipo molto comune di fantasmi avvistati nei pressi dell’albero erano quelli che sembravano bambini spettrali, gli stessi spariti un tempo ad opera della strega.
Un altro tipo di apparizione erano luci vaganti che a volte emergevano dall’albero per inseguire i veicoli lungo la strada.
La tradizione popolare vuole che se qualcuno avesse guidato intorno all’albero per tre volte consecutive sarebbe apparso un motociclista spettrale che avrebbe inseguito l’auto fino a causarle un incidente mortale.
L’albero della strega è stato la causa di un bel numero di incidenti stradali e alla fine si è provveduto a tagliarlo; oggi l’incrocio è un una comunissima intersezione, nemmeno tanto pericolosa. Non si sa se le anime legate all’albero siano “passate oltre” o se vaghino senza meta lungo la strada; sta di fatto che gli incidenti sono notevolmente diminuiti.