giovedì 10 agosto 2017

Homosaurus il mostro del po

Anche il po ha le sue leggende metropolitane

L'Homo Saurus, il mostro del Po

Il primo incontro con l''Homo Saurusrisale al al 10 agosto 1986 quando una signora che abitava vicino al Canal Bianco nei pressi di Pincara in provincia di Rovigo, alle 23 sentì degli strani rumori provenienti dal bosco ed ebbe la sensazione di sentirsi spiata, di sentire un sibilo e una strana sensazione.
Alcuni giorni dopo, il 13 agosto alcune persone (tra cui il figlio della donna) all'una e mezzo della notte videro provenire dal canale una luce bianca abbagliante emanata da un oggetto semisferico.

La luce si spense poco dopo e si iniziarono ad udire strani rumori in avvicinamento che costrinsero i testimoni ad allontanarsi dal luogo per la paura.
 Successivamente molti testimoni sostennero di aver visto nella zona luci strane tra cui:
Il sig. Renzo Munari (la cui testimonianza è apparsa anche in televisione) che affrema che mentre si trovava a pesca l'acqua del canale aveva cominciato a bollire e lui stesso era stato percosso da una scarica elettrica, che gli aveva provocato un formicolio strano e dei malesseri nei giorni successivi.
Vide l'essere: un umanoide con una tuta azzurra a maniche lunghe, occhi chiari  e tratti orientali, carnagione scura, alto circa due metri, capelli di colore arancio.
 
Ci furono immediatamente indagini sul caso e gli esperti si recarono sul luogo.
Nella zona furono trovati animali morti e spolpati e tracce anomale di radioattività.

Proseguendo le indagini gli ufologi dell’USAC Dr. Sebastiano Di Gennaro, Stefano Baratella e Giovanni Mantovani rilevano parecchie impronte del mostro che fotografarono e di cui eseguirono calchi (esposti tutt’ora presso la sede del centro).

Successivamente, intorno al 1988 oltre alle impronte di piedi vennero individuate anche impronte di mani palmate di dimensioni anomale.
Aumentavano gli avvistamenti: diversi pescatori della zona affermano di aver sentito tonfi nelle acque e di aver visto esseri mostruosi, umanoidi molto snelli, alti oltre i due metri, con 4 dita palmate nelle mani e 3 artigliate nei piedi, il corpo verdastro e coperto da squame, la testa  allungata e gli occhi di colore giallo o rosso fosforescente.

Nel luglio del 1988 a Villanova di Castenaso (in località Budrio di Bologna) alcuni testimoni affermarono di aver sentito, nella notte, urla metalliche, disumane e di aver visto un essere alato sui palazzi della città.
I rilevamenti trovarono impronte ed una strana peluria bianca e nera sparsa sul terreno.

Numerosi furono altri casi di avvistamenti In località lontane tra di loro come Ro Ferrarese, Cologna, Budrio, Polesella tra cui uno particolarmente spiacevole, l'annegamento di una ragazza di nome Eleonora Rizzati, di 14 anni, vicino ai suoi vestiti furono trovate impronte di 38, 48 e 60 cm e unghiate nel terreno.

Un signore di Villamarzana riferì di aver visto un umanoide con occhi rossi a pochi metri da lui che si rituffava in acqua.
Altro testimone è Giampietro Fiocchi che, mentre pescava, si imbatte in un umanoide con un'andatura barcollante.
Ci furono casi inspiegabili come erba bruciata e calpestata in modo strano, avvistamenti di globi luminosi, strane impronte e cani che abbaiavano senza nessun motivo.
 
Uno degli episodi più straordinari si verificò nel marzo del 1989 a Cologna, dove fu ritrovata una strana sostanza carnosa allo stato solido sparsa al suolo.
Gli esperti pensarono che fosse un rettile in decomposizione.
Prelevarono un campione per analizzarlo in laboratorio e giunsero alla conclusione che era una sostanza alquanto strana, quando sottoposta ad alte temperature si disidratava e diventava di colore verdastro.
Sottoposta alla fiamma azzurra invece esalava un forte odore di cheratina bruciata.
La sostanza sarebbe quindi composta da polimeri e una proteina, cosa impossibile per la scienza moderna perché contro le proprietà conosciute degli elementi.

Cosa sarà questo umanoide?
Un alieno venuto dallo spazio oppure un ipotetico dinosauro che non si è estinto ed è diventato intelligente?


Da oltre 20 anni il professore Sebastiano Di Gennaro si sta occupando di questo caso e in merito ha pubblicato il libro “HOMO SAURUS”.

ItaliaParallela vuole indagare su questo mistero e vi fornirà presto informazioni su tutta questa vicenda.


Per info: http://www.usac.it/

Antonella Balboni

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