Oggi è il giorno dopo la festività dei morti e dei santi,voglio dedicargli anch'io un pensiero.
La morte esiste.
La morte spaventa.
La morte è il grande tabù del nostro secolo, il sesso è un finto-tabù.
Quel che ho sempre ammirato del Giappone è il rispetto per i suicidi.
Il suicidio viene considerato un modo nobile per terminare la vita al posto che essere consumati dal tempo, che lascia più cicatrici dell'acido.
Se tu odi qualcuno ti prego non ucciderlo, gli faresti un enorme piacere.
Togligli ciò che ama, ciò a cui più è affezionato ma non ucciderlo.
In questo modo ti comporterai come il più grande carnefice dell'uomo (e in special modo della donna) ovvero il tempo.
Ho sempre trovato onorevoli le morti dei filosofi stoici e dei samurai giapponesi e lo devo scrivere anche se potrò essere tacciato di essere un nazista, anche la morte di Hitler e della sua compagna mentre ho sempre trovato poco onorevole la fuga in Svizzera del nostro ''duce'', fermata all'ultimo a Dongo.
Diciamo che le usanze giapponesi non sono pienamente condivisibili ovvero il seppuku ,il suicidio tradizionale è un po' complicato e rischia di diventare una farsa tragicomica,anche perché si deve coinvolgere una seconda persona che di fronte al nostro collo specie se ci è amico, può essere esitante.
Yukio Mishima è stato vittima di questa situazione purtroppo tragicomica.
Ma comunque anche se non condivido le modalità, troppo cruente e figlia di una concezione animistica della realtà (per loro l'anima sta nel ventre), condivido il rispetto che viene tributato ai suicidi.
Esiste l'arte di vivere solo se esiste l'arte di morire, e devo dire noto una certa voluttà nel cercare la morte come nel caso di Seneca, tagliarsi le vene in un bagno caldo, in una vasca di marmo, prima di subire l'onta che a strappare il tuo ultimo respiro sia un boia in una pubblica piazza gremita di occhi famelici assetati del tuo sangue prezioso (ho già spiegato varie volte che l'uomo è cannibale), o peggio ancora l'ultimo rantolo di una malattia mortale.
C'è dignità nel suicidio, specie quello non per disperazione,inutilmente raffazzonato, ma per conservare la virtù, l'onore, per stabilire che nella gerarchia dei propri valori, la vita non è il vertice,come se fossimo degli animali.
Perché una società che rifiuta il suicidio, e considera nobile chi agonizza in un letto, ci ritiene degli animali.
Io rifiuto l'animalismo, ma trovo perfettamente logico che in una società che rifiuta il suicidio, noi veniamo considerati pressapoco come degli animali, che come bovini e suini si attaccano alla vita fino a che qualcuno li triturerà facendo di loro bistecche, prosciutti e salami.
Mi piace molto la scelta di Seneca per non dare soddisfazione a Nerone, la trovo non solo dignitosa ma anche voluttuosa, così come trovo nobile l'atteggiamento di Nerone che non manda i suoi scagnozzi a macellare Seneca, ma gli da la libertà di fare tutto da solo,comodo coi suoi tempi, nell'intimità della propria dimora e non di fronte a tutti.
Perché c'è voluttà nel vivere come c'è voluttà nel morire,e tagliarsi le vene in un bagno caldo avvolgente e magari profumato è un gesto voluttuoso, lascivo.
Forse Nerone non era quel tiranno che ci hanno raccontato...
Diciamo anche che se una morte del genere è privata del pathos eroico del samurai, è pienamente dignitosa allo stesso modo, ma al tempo stesso è voluttuosa come sono voluttuosi i romani, come è voluttuosa Roma (il centro ovviamente,non lo schifo delle periferie).
Facciamo troppi pietismi di fronte a gesti che meriterebbero semplicemente rispetto.
La stirpe italica ha il piacere che scorre nelle vene e quando te le tagli in un bagno caldo sei tu stesso ebbro del tuo stesso sangue.
Quanto a concezione della vita e della morte radicalmente opposta alla nostra ci sono gli inglesi popolo che non ho mai sopportato, per come sono anedonici.
Pensate che in una civiltà del genere oltre a far nascere il capitalismo (finto edonico, in realtà invidioso, competitivo) e condannare Oscar Wilde, il principe del piacere a cui in terra italica nessuno gli avrebbe torto un capello, tanto che da noi uno che si era fatto togliere una costola per meglio autosuggersi l'uccello veniva invece celebrato come vate, e oltre ad aver dato origine al femminismo che è nemico mortale della femmina lasciva (e difatti va a braccetto con i bigotti che vogliono chiudere le case chiuse), l'inghilterra ha dato i natali ad una legge ridicolmente tragicomica:
nell'Inghilterra vittoriana se ti suicidavi e il suicidio non riusciva (come può capitare in tutti gli atti umani) ti venivano a prendere e ti impiccavano con imputazione ''tentato suicidio''.
Se c'è un popolo che non mi riesce di sopportare non sono i francesi con la puzza sotto il naso, né i giapponesi che un po' matti sono, né i messicani che sono pigri e ultraviolenti e nemmeno i negri che sono appunto denigrati e che sono voluttuosi come e più di noi solo che non sono altrettanto intelligenti e raffinati e nemmeno gli ebrei.
Mi stanno sul cazzo gli inglesi e questo atteggiamento da gente che sta dritta solo perché ha una scopa in culo e si affloscia se gliela togli e si lamenta pure.
Invece il gesto di Seneca è l'antitesi è edonismo,edonismo latino-mediterraneo della morte ed io l'ho apprezzato molto e con me tutti i posteri senza una scopa nel culo.
mercoledì 2 novembre 2016
Halloween fa cagare
Lo so è un'antica tradizione celtica,ma l'altro ieri sono andato ad una festa di Halloween e mi ha fatto cagare il cazzo, in alcune aree d'Italia c'erano delle tradizioni simili a quelle di Halloween,ma il punto non è questo,il punto è che il consumismo ha reso tutto uno schifo,samhain in Irlanda in un villaggio contadino poteva anche aver senso,le zucche con la festa in maschera,col latino americano,col trenino in stile capodanno fantozzi era qualcosa di tragico,tragico,dovrebbe essere una festa vissuta nel silenzio cercando di ascoltare le voci dei morti,non un'anticipazione del capodanno (tragico fantozziano).
Cessate d’uccidere i morti,
non gridate più, non gridate
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell’erba,
lieta dove non passa l’uomo.
Cessate d’uccidere i morti,
non gridate più, non gridate
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell’erba,
lieta dove non passa l’uomo.
martedì 1 novembre 2016
Vetri di Murano
E Dio fece l'uomo
a sua immagine e somiglianza
e plasmò i cristalli multicolore
delle nebulose e delle galassie
nella grande fornace cosmica
tu vetro,sei materia fluida
con cui l'uomo imita il suo creatore
e ogni vaso è un piccolo universo
l'uomo lo plasma con le sue mani
un idea si trasforma
in forma tangibile e concreta
il giusto colore gli dona
grazie ad antichi segreti medievali
custoditi di generazione,in generazione
ogni elemento è un diverso colore
pasta informe nelle tue mani
il mastro vetraio
è colui che più si avvicina
al grande creatore
e solo in un epoca barbara
di merde di artista
e di artisti di merda
in cui quattro ferri vecchi o stracci
purchè di marca
valgono 100 volte il loro prezzo
hai costretto gli artigiani di Murano
a spegnere il sole creativo
delle loro fornaci
e a non illuminare
più i nostri occhi
con i suoi preziosi riflessi.
a sua immagine e somiglianza
e plasmò i cristalli multicolore
delle nebulose e delle galassie
nella grande fornace cosmica
tu vetro,sei materia fluida
con cui l'uomo imita il suo creatore
e ogni vaso è un piccolo universo
l'uomo lo plasma con le sue mani
un idea si trasforma
in forma tangibile e concreta
il giusto colore gli dona
grazie ad antichi segreti medievali
custoditi di generazione,in generazione
ogni elemento è un diverso colore
pasta informe nelle tue mani
il mastro vetraio
è colui che più si avvicina
al grande creatore
e solo in un epoca barbara
di merde di artista
e di artisti di merda
in cui quattro ferri vecchi o stracci
purchè di marca
valgono 100 volte il loro prezzo
hai costretto gli artigiani di Murano
a spegnere il sole creativo
delle loro fornaci
e a non illuminare
più i nostri occhi
con i suoi preziosi riflessi.
Dresden
Allontano dalle mie narici
l'odore di carne umana bruciata
mentre ho messo a suonare il grammofono
per non sentire il cupo rumore dal cielo
il rombo dei motori si avvicina
alti si innalzano
i corvi della morte nemici
le loro uova di fuoco e salnitro
bruciano ogni cosa sulla terra
uomini alberi,macchine,giornali,vestiti
La città presto è diventata
un immenso occhio di fuoco
che spaventosamente dilatato
contempla nel cielo rosso
le stelle lontane della notte
cogliendo in esse
il cupo verdetto del fato.
Dentro le gotiche cattedrali
si illuminano a giorno
le vetrate policrome
non il sole
ma il fosforo bruciante
illumina gli scranni di sulfurea luce
Valpurgisnacht si avvicina
Dresda è il suo tempio
è il trionfo di Lucifero
il portatore di luce
che brucia l'umano intelletto
e l'umana carne
l'inferno per un giorno
è emerso dalle profondità ctonie
per dimorare sulla terra
e guardare ghignante
di nuovo le sfere celesti
e mescolare l'odore di zolfo
all'aria pura del mondo superno.
Nei forni di Auschwitz
si doveva forgiare
un'umanità pura da ogni scorie
ma nella fornace di Dresda
si è formato l'uomo nuovo
curvo,vinto,annichilito
la luce immensa del grande fuoco
l'ha reso una pallida ombra di ciò che è stato
ora tu uomo europeo
hai paura di te stesso
e consegni ad altre genti
le chiavi del tuo destino
l'anima consumata
prima dal fuoco delle bombe
poi da quello invisibile
dei sensi di colpa
producono un denso fumo nero
che oscura il senso di sconfitta
e di annientamento
un'umanità nuova ne verrà fuori
farà sessantotti e orge multicolori
ma la sua anima è nera
bruciata dal fuoco di Dresda.
l'odore di carne umana bruciata
mentre ho messo a suonare il grammofono
per non sentire il cupo rumore dal cielo
il rombo dei motori si avvicina
alti si innalzano
i corvi della morte nemici
le loro uova di fuoco e salnitro
bruciano ogni cosa sulla terra
uomini alberi,macchine,giornali,vestiti
La città presto è diventata
un immenso occhio di fuoco
che spaventosamente dilatato
contempla nel cielo rosso
le stelle lontane della notte
cogliendo in esse
il cupo verdetto del fato.
Dentro le gotiche cattedrali
si illuminano a giorno
le vetrate policrome
non il sole
ma il fosforo bruciante
illumina gli scranni di sulfurea luce
Valpurgisnacht si avvicina
Dresda è il suo tempio
è il trionfo di Lucifero
il portatore di luce
che brucia l'umano intelletto
e l'umana carne
l'inferno per un giorno
è emerso dalle profondità ctonie
per dimorare sulla terra
e guardare ghignante
di nuovo le sfere celesti
e mescolare l'odore di zolfo
all'aria pura del mondo superno.
Nei forni di Auschwitz
si doveva forgiare
un'umanità pura da ogni scorie
ma nella fornace di Dresda
si è formato l'uomo nuovo
curvo,vinto,annichilito
la luce immensa del grande fuoco
l'ha reso una pallida ombra di ciò che è stato
ora tu uomo europeo
hai paura di te stesso
e consegni ad altre genti
le chiavi del tuo destino
l'anima consumata
prima dal fuoco delle bombe
poi da quello invisibile
dei sensi di colpa
producono un denso fumo nero
che oscura il senso di sconfitta
e di annientamento
un'umanità nuova ne verrà fuori
farà sessantotti e orge multicolori
ma la sua anima è nera
bruciata dal fuoco di Dresda.

La nostra epoca
Psicofarmaci,
deserti chimici
su cui non piove più un'emozione
da anni.
Carcasse di animali morti
rossi sanguinanti
dentro celle frigorifere
sotto bianchi e algidi
tubi al neon.
Spazi virtuali,
cavi nella nostra carne
chip nei cervelli
tv led negli occhi
cuffie nelle orecchie
stupidità di un cane
amore per il cane,
amore della propria stupidità.
Vite non vissute
senza profumi
senza odori
senz'anima.
Unico odore
quello di benzina.
Autostrade di notte
pompe di benzina automatiche.
Luci di fari intrappolate
si spostano senza posa
in quella ragnatela d'asfalto
che è diventata la città.
Nuovi grattacieli fosforescenti
si innalzano
sotto gli occhi di una luna sgomenta.
Città senza cielo
fantasmi rimasti intrappolati
in circuiti elettronici.
Profili facebook di morti
rimangono sulla rete.
Cronache dell'akasha
del nuovo mondo virtuale.
Quei pochi che escono di casa
viaggiano nelle periferie di Hong Kong
per trovare ketamina
a basso prezzo ,
per entrare nel tunnel
e vedere la luce.
Le nostre anime
fototropiche come falene
sbattono contro la luce al neon ,
della luce artificiale
di un dio chimico
e si dibattono instupidite
credendo di aver realizzato l'assoluto.
deserti chimici
su cui non piove più un'emozione
da anni.
Carcasse di animali morti
rossi sanguinanti
dentro celle frigorifere
sotto bianchi e algidi
tubi al neon.
Spazi virtuali,
cavi nella nostra carne
chip nei cervelli
tv led negli occhi
cuffie nelle orecchie
stupidità di un cane
amore per il cane,
amore della propria stupidità.
Vite non vissute
senza profumi
senza odori
senz'anima.
Unico odore
quello di benzina.
Autostrade di notte
pompe di benzina automatiche.
Luci di fari intrappolate
si spostano senza posa
in quella ragnatela d'asfalto
che è diventata la città.
Nuovi grattacieli fosforescenti
si innalzano
sotto gli occhi di una luna sgomenta.
Città senza cielo
fantasmi rimasti intrappolati
in circuiti elettronici.
Profili facebook di morti
rimangono sulla rete.
Cronache dell'akasha
del nuovo mondo virtuale.
Quei pochi che escono di casa
viaggiano nelle periferie di Hong Kong
per trovare ketamina
a basso prezzo ,
per entrare nel tunnel
e vedere la luce.
Le nostre anime
fototropiche come falene
sbattono contro la luce al neon ,
della luce artificiale
di un dio chimico
e si dibattono instupidite
credendo di aver realizzato l'assoluto.
Buddha
Clessidra
dalla sabbia infinita
come sabbia
granuli di dolore
misurano il passare del tempo
ma non c'è una fine
se c'è sarebbe l'unico dono
del fato senza volto
gira la clessidra
e daccapo ricomincia
eterno ritorno
tutto è già stato
un milione e più di volte
eppure è destinato a ripetersi
un milione e più volte
illuminato è chi scopre
che a girar la clessidra
è la sua stessa mano
allora rompe la clessidra
e soffia via la sabbia del tempo e del dolore
con poco più di un soffio
è l'ultimo respiro da essere condizionato
è il primo da Buddha,l'illuminato
luce che ti protendi dall'albero Bodhi
incenso mistico del Deccan
ti elevi al cielo
ma il cielo è vuoto
la tua natura è come
le volute del suo fumo
la tua natura è quella delle nuvole
un'attimo prima eri una forma
un attimo dopo sei qualcos'altro
quando ti elevi al cielo
tutto diventa chiaro
scopri di essere il carnefice di te stesso
il persecutore che hai creduto
trovarsi fra gli dei
o negli inferi
che scopri essere
curiosamente vuoti.
sabato 29 ottobre 2016
Message in a bottle
I poeti sono i servitori dell'eternità
le loro parole sono destinate a durare
quando anche le piramidi
saranno appiattite dal vento
e sepolte dalla sabbia
le loro parole saranno destinate a durare
perchè è nel cuore degli uomini
si cela il tempio più profondo
il messaggio nella bottiglia
che il mare del tempo
ti ha recapitato
e che tu ora stai leggendo
le loro parole sono destinate a durare
quando anche le piramidi
saranno appiattite dal vento
e sepolte dalla sabbia
le loro parole saranno destinate a durare
perchè è nel cuore degli uomini
si cela il tempio più profondo
il messaggio nella bottiglia
che il mare del tempo
ti ha recapitato
e che tu ora stai leggendo
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