martedì 1 novembre 2016

La nostra epoca

Psicofarmaci,
deserti chimici 
su cui non piove più un'emozione 
da anni.
Carcasse di animali morti
rossi sanguinanti
dentro celle frigorifere
sotto bianchi e algidi
tubi al neon.
Spazi virtuali,
cavi nella nostra carne 
chip nei cervelli 
tv led negli occhi
cuffie nelle orecchie
stupidità di un cane
amore per il cane,
amore della propria stupidità.
Vite non vissute 
senza profumi 
senza odori 
senz'anima. 
Unico odore
quello di benzina.
Autostrade di notte
pompe di benzina automatiche.
Luci di fari intrappolate
si spostano senza posa
in quella ragnatela d'asfalto
che è diventata la città.
Nuovi grattacieli fosforescenti
si innalzano 
sotto gli occhi di una luna sgomenta.
Città senza cielo
fantasmi rimasti intrappolati 
in circuiti elettronici.
Profili facebook di morti
rimangono sulla rete.
Cronache dell'akasha
del nuovo mondo virtuale.
Quei pochi che escono di casa
viaggiano nelle periferie di Hong Kong 
per trovare ketamina 
a basso prezzo ,
per entrare nel tunnel 
e vedere la luce. 
Le nostre anime 
fototropiche come falene 
sbattono contro la luce al neon ,
della luce artificiale 
di un dio chimico
e si dibattono instupidite
credendo di aver realizzato l'assoluto.

1 commento:

  1. nonostante l'elevata produttività riesci comunque a sorprendermi con ottimi scritti...

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