giovedì 17 giugno 2021

La Dea

 Anno 2078.

L'utero artificiale ha definitivamente cambiato le sorti dell'umanità.

I nati senza padre e madre sono diventati la regola.

Stabilita per statuto.

Dopo una lunga sanguinosa lotta i discepoli del nuovo manifesto eugenetico marxista hanno vinto proibendo la procreazione naturale a favore della fecondazione artificiale e crescita dei feti nel seno della ''Dea''.

Così è stata chiamata la matrice embrionale in cui vengono fatti crescere gli embrioni.

L'utopia eugenetico marxista ha imposto il nuovo normale.

Ed è qualcosa di inatteso.

Le conseguenze sono inattese.

E' nato un nuovo culto intorno alla ''Dea''.

Gli individui nati da questa macchina sentono verso di lei un irresistibile richiamo.

In una sorta di reminiscenza del culto egizio essi hanno creato un culto in cui divinizzano la ''Dea'' facendosi circondare dalla stessa matrice embrionale anche da vivi per ritornare embrioni nel suo grembo.

La madre artificiale esercita una sorta di craving per il periodo in cui sono stati concepiti.

Gli umani non si innamorano piu' fra di loro , non fanno piu' sesso.

Si masturbano mentre tentano di fare penetrare tubi di gomma negli orifizi.

Come reminiscenze di ciò che erano quando furono concepiti tentano di replicare quello stato idilliaco.

Giocano al gioco della matrice.

In Giappone è in voga un gioco in cui gli adolescenti si suicidano tentando di fare penetrare nell'ombelico un tubo acuminato di metallo.

E' sinistramente simile all'harakiri, ma è perversamente legato alla sensazione primordiale nell'utero atificiale.

La nuova umanità vuole riessere inglobata dalla matrice embrionale che l'ha creata.

Il tempio della Dea è un silos in cui una sacerdotessa dal volto coperto inocula fluidi a un neonato tenendolo in vita.

Le autorità temono il collasso della società.

Le nuove inclinazioni sessuali e religiose introdotte dall'utero artificiale non erano state previste.

A esse si contrappone un movimento neo-buddhista, sorto in Thailandia il movimento delle anime orfane.

Essi declinano la matrice embrionale in termini negativi, e sostengono che essa incatena gli esseri umani a infinite rinascite nella matrice embrionale.

Ma nel soviet supremo marxista eugenetico serpeggia profonda preoccupazione.

L'umanità sta implodendo, le conseguenze psicologiche dell'utero artificiale sono devastanti.

Ma non per tutti.

Premislav Radomsky un membro del soviet eugenetico aveva previsto e auspicato da tempo quanto stava accadendo.

In una sua conferenza sostenne che:

''Siamo agli albori dei biomeccanoidi, non solo gli umani, ma tutta la natura deve fondersi nella tecnologia, oramai l'essere umano è sorpassato e va abbandonato, sono sorte nuove forme di sessualità e spiritualità che necessitano di essere appagate, ma non possono farlo nella forma biotica attuale, l'ibridazione tecnobiologica deve essere permanente.''

In un campo di Giugno delle lucciole compiono la loro danza d'amore vecchia di milioni di anni.

Yuri le guarda con curiosità.

Si chiede che cosa significa amare, si la matrice, è...

Annientamento.

Sente di essere un cadavere, di essere stato un cadavere fin dal suo concepimento.

L'umanità ha fallito pensa dentro di sè, perchè non ha considerato che la vita non è solo chimica e fisica, c'è qualcosa di intangibile.

E mentre le elites tentano di deviare l'umanità in un nuovo piano di ibridazione permanente con le macchine, lui cerca di capire il segreto di questa cosa chiamata vita.

Per reintrodurla.

La danza, le specie in amore danzano.

L'abbraccio.

Cos'è tutto questo.

Millenni di quadri romantici con giovani che si baciano sotto la Luna terminati in un oceano di tubi di gomma e acciaio.

Allora ha l'intuizione.

E' la Luna.

E' la Luna che può salvare la Terra.

Ha un sogno, una luna sgomenta osserva gli immensi grattacieli verdi che si innalzano, le reti di tubi in cui gli umani si stanno ibridando.

Ma poi dalla Luna viene soffiata una polvere di indefinibile candore nel cielo.

Tutto viene trasfigurato.

Le città di acciaio diventano splendidi palazzi di marmo, i salici ondeggiano baciati da quella polvere magica.

Un ragazzo e una ragazza tornano a baciarsi sotto un salice.

Il problema sono i ricordi.

''Noi crediamo di essere noi, ma in realtà quelle che crediamo essere nostre sono emozioni che ci provengono dai nostri antenati.''

''Quando un essere umano ama, in realtà è un lontano ricordo di un emozione che credeva perduta.''

Pensa dentro di sé.

E come salvare questa nuova umanità malata?


Yuri capisce che in realtà ci vorrà poco.

Basterà che tutta l'umanità torni sotto la luce della Luna.

Chiede aiuto a diverse squadre di hacker per realizzare un piano di blackout globale per una sola notte.

Aderirà un gruppo di esperti informatici del movimento neo-buddhista thailandese.

L'esperimento viene tentato.

Le immense città e megalopoli che oramai si erano estese a tutto il globo fino a lambire i deserti rimangono senza corrente elettrica in una notte di Luna piena di Maggio corrispondente al Vesak buddhista, il giorno in  cui Shakiamuni ricevette l'illuminazione.

La gente viene colta di sorpresa.

Fiuma fuori dagli immensi formicai.

Si guardano, dapprima impauriti, poi stupiti.

Sono illuminati dal'astro d'argento.

Gli sembra di ricordare qualcosa.

La matrice embrionale perde effetto su di loro.

Non sanno cosa gli sembra di ricordare.

Ma certi occhi di altri esseri umani gli sembrano familiari.

In uno strano languore si liberano dei tubi.

Un ragazzo e una ragazza si baciano mentre una nuvola li nasconde dalla luce della Luna.

Essi comunque ricordano di essere qualcosa.

Qualcuno.

Quando ridiventa giorno l'umanità è avvilita e arrabbiata si sente orfana del suo passato e di se stessa per colpa di questo sciagurato progetto di eugenetica e utero artificiale.

Il soviet eugenetico marxista viene abbattuto.

L'esperimento è riuscito.

La religione cambia.

Nel tempio della Dea una donna prende un neonato e da una falce d'argento viene portato un sottile cordone all'ombelico.

Non è più a volto coperto, mostra i suoiocchi a tutti.

La Dea, Iside è tornata a essere Lei la vera Dea.


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