domenica 4 aprile 2021

Ardet nec Consumator, buona Pasqua fratelli e sorelle

 Carissimi 4 gatti lettori, ecco la mia umile ambiziosa riflessione, la mia chiave per cercare di aprire la serratura dell' enigma umano.

Lo so parto sempre dall'inizio, da molto indietro rispetto ad Adamo ed Eva, ma questo è una virtu' o un vizio?

In principio su questo pianeta erano gli organismi fermentanti, si partiva da composti a piu' bassa entropia, per portarsi a composti a piu' alta entropia e liberare energia.

Ed in effetti questo è il principio cardine, non tanto della chimica, quanto proprio dell'universo.

Si chiama termodinamica ed entropia.

Ma a un certo punto partì una rivoluzione, qualche giocherellone introdusse un bug nel sistema di un universo destinato a brillare come un fuoco fatuo evanescente per spegnersi in seno al gorgogliare del sultano del nulla.

Il grande cimitero degli universi entropici.

A un certo punto si è creato qualcosa di geniale che avrebbe potuto non più liberare, ma immagazzinare l'energia e l'ordine che derivava dallo scadimento entropico di quelle poche molecole ''ordinate'' che esistevano nell'universo, metano, alcool, zuccheri ecc...

Questo qualcosa lo chiamiamo Vita.

E questo qualcosa, è indubbiamente geniale è la cellula tumorale che metastatizzerà l'intero universo, mangiandoselo in un solo boccone, per inglobare l'ordine mentre lo distrugge.

Un meraviglioso meccanismo che accumula dentro di sè tutta la luce, l'energia dei soli che si spegnevano, perchè non fossero solo fuochi fatui nel grande cimitero cosmico.

Ma a qualcuno questa cosa non è piaciuta e si è innescata la piu' grande battaglia mai esistita.

In principio esistevano le cellule fermentanti, che utilizzava l'entropia delle reazioni chimiche per accumularne l'ordine al loro interno.

E tutto questo andava bene, perchè come noi sappiamo, l'energia chimica è ben poca cosa rispetto a quella nucleare.

Queste cellule fermentanti erano appunto solo cellule, cellule separate che lanciavano una guerriglia strisciante al Signore del caos.

Le loro fermentazioni erano piccoli kalashnhikov con cui costoro facevano prigioniero l'ordine di qualche molecolina.

E poi un giorno la vita si arrese  all'evidenza dei fatti, questa guerriglia strisciante, non faceva che prigioniera una frazione talmente infinitesimale dell'ordine e dell'energia del cosmo che era fine a se' stessa, questi apparentemente stupidi batteri fermentanti, si sono arresi ad una consapevolezza da cui non è mai stato neanche consapevole l'uomo.

Si erano resi conto di essere dei donchisciotte, combattevano contro i mulini a vento, la loro supposta guerra era ''futile'' e destinata al nulla che stavano combattendo.

E allora chiesero aiuto al cloroplasto Sancho Panza che gli indicò il sole e...

Bom andava pigiato il bottone nucleare.

Bisognava immagazzinare energia anche se con mezzi chimici da una fonte di energia nucleare.

E così nacque la fotosintesi clorofilliana.

Ma in realtà loro sapevano che nel momento in cui sganciavano l'atomica della clorofilla, quest'atomica avrebbe potuto vincere la guerra, ma poi si sarebbero dovuti confrontare e cercare di resistere al suo fallout radioattivo.

E questo fallout, scusatemi la natura un po' incompleta di qualsiasi tipo di metafora, era l'ossigeno.

E difatti gli dei del caos non solo lo lasciarono lì da solo a danneggiare con la sua natura naturalmente ''entropizzante'' le cellule della vita.

Organizzarono squadroni di SS per sterminare i rivoltosi.

Questi o SS igeni erano i mitocondri.

Essi erano i carri armati che traevano energia dall'ossigeno e con essa penetrarono nella Stalingrado della vita.

Ma la vita fu intelligente, come l'armata Rossa, non solo si lasciò bombardare dai radicali liberi perchè ne rimanesse solo macerie, ma li fece entrare dentro la propria stessa città bombardata e già rasata al suolo.

Il soldato tedesco non arretra mai disse un tale, quando il generale Von Paulus gli fece presente che la sesta armata della Wermacht non doveva cadere nella trappola dei generali sovietici e che non bisognava entrare dentro Stalingrado.

Se no la guerra era perduta.

Vedete, Stalin era superiore a Hitler, cosi' come le cellule fermentanti sono superiori ai mitocondri e ai loro o SS igeni.

Perchè Stalin adottava questa strategia.

Fucilare chiunque tentasse di salvarsi la vita scappando e disertando, (Non vi ricorda una certa ''apoptosi''?) ma al tempo stesso lasciare che la guerra la facessero i generali, un dittatore deve essere feroce nei confronti dei soldati, non dei generali, i generali vanno lasciati fare, sono loro che sanno fare la guerra, e credetemi la guerra è tutto il contrario di quanto si pensa, non è rabbia e furore esponenziale della supposta ''bestia umana'' ma logica e calcolo e freddezza, anche e soprattutto nelle circostanze piu' estreme.

Ed eccoci qua noi che crediamo di essere la grazia e l'armonia dell'universo e siamo invece il teatro della sua Stalingrado.

Ed ecco la guerriglia strisciante fra le macerie delle vita, una qualche cellula immunitaria lancia una molotov contro il carroarmato dell'ossigeno, un anticorpo contro una qualche molecola del carroarmato mitocondrio, che ne so un anticorpo anti-cardiolipina contro la sua impenetrabile corazza, la membrana mitocondriale, ma falliscono perchè tanto sapete qual è il cannone del mitocondrio, si chiama dolore, tu mi lanci una molotov di anticorpo anticardiolipina e io do ordine alla Wermacht di fare rappresaglia, quell'organismo dev'essere mitragliato di ''dolore''.

E parlano di patologie autoimmuni, ma io vedo guerriglia e rappresaglia.

Ma alfine la nostra Armata Rossa puo' sconfiggere la Wermacht con qualche molotov?

No.

E allora arriva il ''genio militare'' dell'Armata Rossa e crea una nuova arma per sconfiggere il nemico, la ''Katiuscia''.

Definiremo la nostra ''katiuscia'' fermo restante i limiti della metafora storico-biologica facendoci aiutare da un aiutante negletto e inaspettato:

''La katyuscia è il fuoco sacro, il fuoco che non brucia.''

Sapete, noi siamo cattolici, ed il papa e le sue ''famiglie cristiane'' ci tengono ben nascosto il piu' grande dei miracoli, quello che purtroppo per loro, viene officiato dai patriarchi ortodossi.

Il miracolo del fuoco sacro che viene celebrato nella Chiesa del santo sepolcro a Gerusalemme il sabato santo, dove chi crede, crede sia avvenuto il piu' grande dei miracoli, la resurrezione dalla morte di un tale chiamato Gesu' Cristo.

E cosa succede? (io ci credo, perchè ho visto diversi filmati e questo miracolo mi pare l'unico reale della Cristianità che sia tale fra le tante volgari scempiaggini di chi tenta di attirare l'attenzione su di se' con stimmate e madonne varie ed eventuali).

Succede che il patriarca ortodosso dopo essere stato perquisito dalle autorità di chi ha in mano in quel momento il potere militare della Terra Santa, un tempo gli ottomani, adesso gli israeliani, per vedere se ha con sè accendini, o ogni qual sorta di strumenti per ignire le 33 candele con cui entra nel Santo Sepolcro.

Sapete c'è qualcosa di molto curioso in tutto questo.

Ottomani ed Israeliani sono i rappresentanti delle due altri fedi monoteistiche, e non credo che siano contenti di lasciare accadere un miracolo che dà credito al Cristianesimo, e non all'Islam, nè all'Ebraismo.

Oltretutto alle autorità, prima islamiche, ora ebraiche viene permesso di ispezionare il Santo Sepolcro per cercare di vedere se in questo miracolo c'è un trucco.

E non l'hanno mai trovato.

Purtroppo per loro, il fuoco sacro non brucia nè sulla testa di Maometto come viene spesso raffigurato dai suoi seguaci, e nemmeno piu' nel roveto sacro dei discendenti di Mosè.

Perchè già allora quando Iddio decise di manifestarsi lo fece tramite un fuoco che ''ardeva'' ma non consumava il rovo.

E allora lui si prostrò a piedi nudi di fronte all'Iddio.

Ardet nec consumator.

E' il motto dell'araba fenice, colei che risorge sempre dalle sue ceneri.

Ritorniamo a ciò che succede nel santo sepolcro, in questa complessa metafora storico-biologica-teologica.

All'interno del Santo Sepolcro il patriarca recita alcune preghiere ed ecco che si sviluppa una luce, e lui ignisce le candele di quella luce, di quel fuoco sacro.

E le porta fuori le 33 candele, fiero e orgoglioso di avere il testimone della fiamma che aveva visto Mosè, lui, il patriarca della ''Orthodoxa'', la ''retta dottrina'', non un cattolico, non un copto, non un armeno, non un islamico, non un ebreo.

E con quella strana fiamma accende le candele dei pellegrini che sono gremiti all'inverosimile per averla quella magnifica e straordinaria luce.

Se vi documentate la tradizione dice che quel fuoco, qualsiasi tipo di candela tocchi, non brucia, ma solo per 33 minuti.

Youtube è pieno di filmati di pellegrini che si divertono a giocare con la fiamma sacra, tentando di dare fuoco alla barba, ai vestiti, a sè stessi, alla propria mano come dei Muzio Scaevola increduli, che volevano bruciare la loro mano perchè aveva peccato, ma quella fiamma scalda e illumina, ma non brucia.

Vedete sono costretto a unire pezzi di ''realtà'' apparentemente lontanissimi per cercare di trovare un senso a questo enigma chiamato ''uomo''.

Se torniamo alla cellula, quindi nel cuore della vita, quale puo' essere la strategia di queste benedette cellule che cercano di trattenere in sè la luce mentre essa li brucierebbe volentieri.

Ecco questo è il punto, tutti i danni ossidativi del mitocondrio, tutte le sue azioni per danneggiare e sconfiggere i templari dell'ordine cosmico devono essergli ritorti contro.

Nel santo sepolcro della cellula accade tutti giorni un miracolo, le cellule stanno tentando di raffinare la fiamma piu' pura, quella che scalda e produce calore, quella che fa luce, ma non brucia.

Ardec nec consumator, questo è il motto dei templari della luce, biologica o in qualsiasi altra forma.

Buona Pasqua, fratelli.

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