lunedì 5 aprile 2021

Primavera

 O Draghi del cielo

Cavalcate

Fra le gocce di rugiada,

Mentre il rivo

Intona un canto

Sotto il ponte

Lungo la strada.

O destrieri del tuono

E' inutile chiedere

Nessun perdono.

Questo cane di paglia

Incendiate 

Ma esso non è divino

La lieve pioggia

E' la bocca che lo bacia

Se lui

Ascolta 

I rami di acacia.

Non farti intirizzire.

Mio guerriero

Bambino.

Il primo vagito

E' chiedere lumi

Del destino.

I cavalieri elettrici

Corrono per le praterie 

Azzurro rosa e violetto,

I rami sono confusi

Ma il disegno e' perfetto.

Portate

I miei lamenti

All' imperatore del cielo.

O uomini scontenti,

I fiori sono gentili

Anche dopo

Il freddo il bianco e il gelo.

Voi eravate con me

Non nella Gloria

E nell' alloro

Voi eravate con me

Ed io sono uno di loro.

Il destino e' già scritto

Il destino non esiste

Tu leggi quel che vuoi

Ma smettila di essere

Triste.

O lampreda del cielo

Sei uscito dalla polla. 

O Draghi di fuoco,

L'uomo nobile

E' vento

Sfugge alla folla.

E il canto di un rivo

E' la cosa più grata

Al cielo.

Tu canta mio poeta

Noi ti ascoltiamo,

Noi siamo i fiori

Tu solo non recidere

Il nostro stelo.

Non essere crudele

Segui il tuono

Rimbomba dimesso

Ma la tempesta

Arrivera' lo stesso

La tua bocca riarsa

Noi il sorso piu' fresco.

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