martedì 29 ottobre 2019

Eclisse

Eclisse
nero è il sangue di Ecate.
Alle lame dei sacrifici
io consacro
il silenzio delle vittime.
Scivolano
dai cieli
oscurati
sinistri presagi.
Urla mute
echeggiano
dalle mura
del tempio sul fiume.
Ecatombe di nuvole
corrono frastornate
nel vento
mentre il silenzio
assordante della foresta
uccide l'attimo
e fuochi si innalzano
a te dama della notte
dolce crudele Ecate,
che hai nascosto sotto
il tuo vestito di
gelide pavide stelle
la pietra splendente
del cielo.
Sollevami il mento
con le dita
sporche di sangue
perché io possa
guardare
lo spettacolo
della danza immobile
della stella polare
in pieno giorno.
E le pleiadi sovrane
Taigeta,Merope Asterope
illuminano
di raggi azzurri
il tuo buio trono.
Assassina della luce
a noi sembri dire
che il sangue
vale più dell'oro.
Nell'attimo
sospeso
i tamburi elevano
al cielo
la pulsazione oscura
del cuore che batte,
pulsa rossa materia
oscura,
batte per te,
mia dolce crudele
regina
della notte
in pieno giorno.
I rami si protendono
a cercarlo
lui il sole
mentre i tamburi
ritmano la sinistra
elegante superba danza
degli spiriti del vuoto.
Chi avrà il coraggio
di guardare
la stella nera dei tuoi occhi?
Il mio urlo primevo
nel cielo
si spezza in mille cristalli
di ghiaccio
aghi che feriscono
la pelle dolce dell'uomo.
Nel turbine di polvere
aspiri la mia anima.
Osiride
soffia sabbia d'oro
dai bordi delle piramidi
e la Fenice
folle d'ira
depone il suo uovo
di fuoco di tramonti
d'Arabia,
e finalmente la Luna
si sposta.
Il caos
è scongiurato.
La pietra preziosa del cielo
l'oro del sole
le nostre mani rivolte
verso l'alto
possono finalmente
accogliere.

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