I suoi occhi due lapislazzuli
intensi, profondi, preziosi.
Per tutta la notte ho pianto,
le mie lacrime come rugiada
sulla rosa che innalzai
a te
svaniranno dissolte
dai raggi del suo sorriso.
Le sue mani delicate
innalzarono il mio mento,
i miei occhi dalla terra.
Alla fine erano specchi
che riflettevano la sua luce.
Non ce l'ho fatta,
li ho riabbassati
pieno di vergogna.
La sua voce,
come suadente melodia
cosi' mi ha sussurrato:
''Perdona e sarai sole a mezzanotte''.
La sua curiosità
una mano carezzevole
nei miei capelli morbidi.
Ora il mio sole dorme.
Che gioia, che bellezza...
Le sue guance rosee distese
colline di Provenza
profumate e illuminate
dalla Luna.
I suoi capelli d'oro sciolti
sul cuscino...
Le sue labbra semiaperte
inspirano aria di libertà
dalla quieta vastità della notte.
La mia anima leggera
in punta di piedi
è arrivata da lei.
E di fronte allo spettacolo
la rosa silenziosamente
ha deposto ai suoi piedi.
No, io non sono nessuno per lei.
Una figlia fortunata,
ha ricevuto il dono
da un dio benigno,
di poter attingere
allo scrigno
dei lapislazzuli preziosi.
Ma quando troverà la rosa
i lapislazzuli si accenderanno di nuovo,
riflettendo la luce di un nuovo giorno,
e magica rugiada del mattino
impreziosirà i gioielli
anche solo per un attimo,
facendoli brillare
di mille riflessi multicolori.
Come diamanti e cristalli
di murano,
illumineranno le ombre
del mio viso.
E io sarò orgoglioso
di aver fatto questo,
per la splendida creatura
dal sorriso come il sole.
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